Catania. Controllo straordinario del territorio da parte del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Catania. Arrestata una donna per furto, una denuncia per violazione obblighi arresti domiciliari e numerose sanzioni al codice della strada

Proseguono senza sosta i controlli straordinari del territorio, predisposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania per garantire una presenza capillare dell’Arma e incrementare la sicurezza reale e percepita dalla popolazione.

In questo contesto, i militari del Nucleo Radiomobile hanno messo a segno ulteriori risultati operativi nell’ambito delle attività di contrasto ai reati predatori, controllo dei soggetti sottoposti a misure restrittive presso il domicilio e, non meno importante, della vigilanza sulla circolazione stradale.

In una prima fase del servizio, intorno alle ore 18:00, i Carabinieri sono intervenuti per un furto ai danni di un noto negozio di via Etnea, arrestando una 32enne catanese per furto aggravato.

La donna, infatti, poco prima era entrata nello store e, prelevati due capi di abbigliamento dagli scaffali, si era introdotta nei camerini prova dove, grazie a un accendino, li aveva privati delle placche antitaccheggio. Sicura di aver eliminato ogni tipo di antifurto, aveva quindi nascosto la refurtiva in una sacca, per poi avviarsi velocemente verso l’uscita. Tuttavia, la sua fretta, l’evidente nervosismo e la borsa rigonfia, avevano attirato l’attenzione dei commessi che, dunque, avevano chiamato la Centrale Operativa del Comando Provinciale, richiedendo l’invio di una pattuglia per un probabile furto in corso e, nel contempo, descrivendo dettagliatamente la donna.

Una gazzella del Nucleo Radiomobile, già in servizio in quella zona, ha raggiunto l’attività commerciale in brevissimo tempo, riuscendo a intercettare e bloccare la ladra proprio sul marciapiede antistante il multistore.

I militari, dopo averla messa in sicurezza, hanno subito controllato la sua borsa trovando all’interno la merce rubata, un maglioncino e una giacca per un valore complessivo di oltre 160 euro. La refurtiva è stata riconsegnata al responsabile del reparto abbigliamento, mentre la malvivente è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e disposto per lei gli arresti domiciliari.

In una seconda fase del servizio straordinario, l’attenzione degli equipaggi del Nucleo Radiomobile si è concentrata sui controlli dei soggetti sottoposti a misure restrittive presso la loro abitazione, con l’obiettivo di verificare il rispetto degli obblighi a loro imposti.

In questo ambito, è stato scoperto dagli investigatori che un 24enne pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari per reati legati allo spaccio di stupefacenti, non era a casa al momento della verifica. La madre del giovane ha riferito ai militari che il figlio aveva avuto un malore e, perciò, autonomamente era andato al pronto soccorso. I Carabinieri hanno quindi accertato che, effettivamente, il detenuto si trovava all’ospedale ma poiché non aveva comunicato alla Centrale Operativa il suo allontanamento, lo hanno denunciato per la violazione della misura restrittiva.

A completamento delle operazioni, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno svolto anche la vigilanza sulla circolazione stradale, uno dei tanti compiti del Reparto, da sempre impegnato a garantire ai cittadini il “pronto intervento”, al fine di garantire la sicurezza degli utenti della strada e contrastare comportamenti pericolosi alla guida dei veicoli.

L’attività ha visto i militari impegnati in verifiche su 106 veicoli e nell’identificazione di 205 persone, dimostrando il forte impegno profuso nel mantenere alto il livello di sicurezza stradale. Durante l’attività, sono stati sanzionati 21 trasgressori ed elevate multe per un totale di circa 9.000 euro per gravi infrazioni come il mancato utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza. In questo contesto è stato anche sequestrato un ciclomotore che circolava nonostante fosse stato già sottoposto a fermo amministrativo. In questi casi, il mezzo viene confiscato, ovvero non vi è più possibilità per il proprietario di pagare la sanzione e rientrarne in possesso, perché diventa un bene dello Stato. Le operazioni dimostrano l’efficacia di un controllo attento del territorio da parte dell’Arma di Catania, in grado di rispondere rapidamente alle necessità di sicurezza dei cittadini.

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